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IL PAPATO (La testimonianza nella storia)


IL PAPATO  (La testimonianza della storia) di Roberto Nisbet

«La storia del costituirsi e dell'evolversi della chiesa romana e dei suoi poteri primaziali è senza dubbio uno degli aspetti più sorprendenti nella storia del cristianesimo». Ex-sacerdote Ernesto Buonaiuti (nota1, le prossime saranno contrassegnate solo dal numero segiuto da un punto) .

1. Perché l'apostolo Pietro non può avere avuto dei successori?
Anche se accettassimo per buona l'affermazione che Gesù abbia voluto nominarsi un vicario, non è affatto detto nei Vangeli che Pietro, a sua volta, dovesse avere del successori.
1) Anzitutto perché gli apostoli erano tali in quanto testimoni oculari della resurrezione di Cristo (Atti 1 :21-22) e quindi non potevano avere dei successori. Come afferma un professore di seminario cattolico, «nella Scrittura è innegabile che Pietro stia al centro del collegio apostolico, ma la sua funzione finisce con la fine dei Dodici, i quali hanno la missione - non trasmissibile - di deporre dinanzi al mondo in favore di Gesù, delle cui gesta sono stati testimoni oculari» 2.

2) Inoltre l'idea di successori degli apostoli non sarebbe mai venuta alla mente della Chiesa primitiva, per il semplice fatto che i cristiani del primo secolo ritenevano imminente la fine del mondo.

La verità sul Conclave



Anticamente il vescovo di Roma era eletto dai preti in unione con i fedeli. Poi col passare del tempo, dato che la Chiesa finì con l’allearsi con il potere civile per avere privilegi e protezione, avvenne che le autorità civili si intromisero nell’elezione del papa. 

In alcuni casi fu l’imperatore ad eleggere il papa direttamente o indirettamente, facendo più o meno gli interessi dei nobili di Roma; altre volte il controllo sull’elezione lo prese il Senato della città, o un sovrano; venne meno così la partecipazione del popolo.

L'amore del denaro alla radice degli insegnamenti della Chiesa Cattolica Romana


È scritto che “l’amor del danaro é radice d’ogni sorta di mali” (1 Tim. 6:10), ed uno di questi mali che scaturisce da esso è appunto l’eresia. L’apostolo Paolo parlando a Tito di alcuni della circoncisione che lui ha definito ribelli, cianciatori e seduttori di menti scrisse così: “Sovvertono le case intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amor di disonesto guadagno” (Tito 1:11). Una cosa simile possiamo dirla di coloro che tengono nelle loro mani le redini della chiesa romana, perché essi sovvertono il mondo intero insegnando cose che non dovrebbero per amore di disonesto guadagno. 

La chiesa romana nel corso del tempo ha introdotto ogni sorta di eresie per amore di disonesto guadagno, infatti se si va a vedere da vicino l’insegnamento relativo al primato del papa, alla canonizzazione dei santi, alle messe per i morti, al purgatorio, alle reliquie, alle indulgenze, al potere di sciogliere e legare, ed ad altre cose ci si accorge che essi sono serviti e servono al papato per arricchirsi oltremodo.

Papi che non credevano a Cristo Gesù


PAPA BONIFACIO VIII (1235-1303)
Il vangelo insegna più menzogne che verità: il parto di una vergine è assurdo; l’incarnazione del figlio di Dio è ridicola; il dogma della transustanziazione è una pazzia. Le quantità di denaro che la FAVOLA DI CRISTO ha apportato ai preti è incalcolabile. (Queste parole pronunciate da papa Bonifacio VIII sono state anche riportate dallo studioso e storico Jean Villani nella sua opera "Cronaca" scritta durante il Giubileo a Roma nel 1300).

PAPA LEONE X (1513-1521)
Dichiarò al Cardinal Bembo: "Tutti sappiamo bene quanto la FAVOLA DI CRISTO abbia recato profitto a noi e ai nostri più stretti seguaci". Archivi Vaticani, Corr. Leone X, Vol. 3° Scaffale 41

PAPA PAOLO III (1534-1549)
Dichiarazione a Mendoza, ambasciatore di Spagna al Vaticano: "Cristo non è altri che il sole adorato dalla setta mitraica e Giove Ammone rappresentato nel paganesimo sotto forma di montone e agnello. La sua incarnazione e resurrezione sono riprese da Mitra, così come l’adorazione dei re Magi. Mitra e Gesù sono la stessa persona, non esiste nessun documento storico valido per sostenere l’esistenza di Cristo e la mia convinzione è che non è mai esistito.



TUTTI I PAPI PIÙ PERVERSI DELLA STORIA


Durante il periodo del Rinascimento, i Papi erano noti per l’avidità e per i piaceri carnali. 20 Minuten ricorda la presenza delle prostitute che servivano alla compagnia papale e poi l’incesto, gli avvelenamenti, le orge di gruppo: insomma, i tempi della sobrietà attuale erano molto lontani. 



I Papi non vivevano con l’ideale della castità predicato dalla Chiesa come, ad esempio, Papa Sergio III (904-911) noto per le sue amanti e così è stato per Giovanni X, Leone VI, Leone VII, Leone XI

BREVE STORIA DEL PAPATO


Vogliamo ora esaminare per sommi capi la storia del papato al fine di comprendere come sia potuto accadere che dall’antica Chiesa di Roma, la cui fede era pubblicata per tutto il mondo, sia sorto questo piccolo Stato comandato da colui che si dice il vescovo di Roma e il successore di Pietro il quale possiede un enorme potere spirituale su centinaia di milioni di persone di tutto il mondo.

Traccerò la storia del papato parlando sia dell’origine del potere spirituale che di quello temporale soffermandomi di volta in volta su quegli eventi che hanno contribuito maggiormente a sviluppare questi poteri; mi soffermerò anche a parlare di alcuni papi contraddistintisi per la loro arroganza, doppiezza, empietà, sete di denaro e di sangue, e per la loro dissolutezza e di alcune stragi e guerre avvenute per opera dei papi o per la conquista del seggio papale o per la conservazione del trono pontificio, o per la salvaguardia degli interessi e dei territori del papato o per accrescere il proprio territorio di giurisdizione.

LE VITTIME DELL' INQUISIZIONE - Per non dimenticare



Non ci sono parole e non ve ne saranno a commentare la lista che segue. Le parole sarebbero inutili e si perderebbero nel nulla:


- PAPA CLEMENTE V

Fra Dolcino, per nulla intimorito dalle minacce dell'Inquisizione, si scaglia contro Clemente V accusandolo di immoralità. Ridotto a brandelli il suo corpo viene bruciato al rogo. 13 marzo 1307

Suor Margherita e Frate Longino insieme ad oltre mille seguaci dell'eretico Dolcino, bruciati al rogo. 1307.

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