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La Trinità del Controllo Globalista: Città del Vaticano - Città di Londra - Washington DC


"I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano assieme contro l'Eterno e contro il suo Unto, dicendo: Rompiamo i loro legami e gettiam via da noi le loro funi." (Salmo 2:2-3)

LE TRE CITTÀ STATO:
Anche per i più distratti non vi è ombra di dubbio che ci sono tre città (città-stato) in tutto questo pianeta che condividono somiglianze e svolgono un ruolo cruciale nel sistema di governo globale.

Le tre città-stato sono le seguenti:
Città di Londra (finanza)
Washington DC (militare)
Città del Vaticano (religione)

Le suddette “città-stato” di cui sopra citate, sono “entità sovrane e aziendali non collegate alle proprie nazioni anche se sembrano essere parte di esse.

Gli affari sono affari, anche in Vaticano. «BENVENUTI AL SUPERMERCATO VATICANO»


Avarizia, Emiliano Fittipaldi sul giro d'affari dei negozi del Vaticano, dalla farmacia al tabaccaio fino al benzinaio.

Ogni giorno il Vaticano fa soldi a palate grazie a quattro-cinque negozi posizionati dentro le sacre mura. Nel libro “Avarizia” il giornalista de L’Espresso Emiliano Fittipaldi fa il punto sui guadagni esorbitanti - e sospetti - della pompa di benzina, della farmacia, del tabaccaio e del supermercato vaticani. Di seguito un'anticipazione del libro in uscita il 5 novembre (casa editrice Feltrinelli):

L'amore del denaro alla radice degli insegnamenti della Chiesa Cattolica Romana


È scritto che “l’amor del danaro é radice d’ogni sorta di mali” (1 Tim. 6:10), ed uno di questi mali che scaturisce da esso è appunto l’eresia. L’apostolo Paolo parlando a Tito di alcuni della circoncisione che lui ha definito ribelli, cianciatori e seduttori di menti scrisse così: “Sovvertono le case intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amor di disonesto guadagno” (Tito 1:11). Una cosa simile possiamo dirla di coloro che tengono nelle loro mani le redini della chiesa romana, perché essi sovvertono il mondo intero insegnando cose che non dovrebbero per amore di disonesto guadagno. 

La chiesa romana nel corso del tempo ha introdotto ogni sorta di eresie per amore di disonesto guadagno, infatti se si va a vedere da vicino l’insegnamento relativo al primato del papa, alla canonizzazione dei santi, alle messe per i morti, al purgatorio, alle reliquie, alle indulgenze, al potere di sciogliere e legare, ed ad altre cose ci si accorge che essi sono serviti e servono al papato per arricchirsi oltremodo.

Vaticano & Gesuiti S.p.a. paradiso delle multinazionali


"Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci" (Matteo 7:15)


L'autore di questo libro prevede che verrà il giorno, magari tra un migliaio di anni, in cui il Vaticano cesserà di funzionare come un'istituzione religiosa e assumerà in tutto e per tutto le funzioni di una grande impresa finanziaria. La transizione dall'una all'altra veste sarà meno difficile di quanto possa sembrare, proprio perché man mano che il cattolicesimo andrà accentuando la propria decadenza come grande religione, le ricchezze della Chiesa potranno più facilmente infiltrarsi in qualsiasi campo dell'economia mondiale. Allora, finalmente, il magnate installato al di là del Tevere potrà liberarsi della sua veste di pietà; allora, finalmente, il Vaticano rivelerà l'autentica estensione dei suoi interessi economici.”

Nino lo Bello - L'Oro del Vaticano
 [anno di pubblicazione: 1971]


Sotto potete leggere due articoli interessanti che affrontano l'evolversi dei rapporti che la Corporation più ricca del mondo, la Vaticano & Gesuiti S.p.a., la "chiesa povera" del gesuitico Bergoglio, intrattiene con le più svariate multinazionali della consulenza finanziaria e manageriale; nel frattempo continuano i gesti "filantropici" del capo della Corporation "religiosa" multimiliardaria, ed egli è in procinto di essere dichiarato santo perché ha donato "ben" 200 euro ad una povera e disgraziata anziana di Marghera.

IL FORTE RAPPORTO TRA LE FINANZE VATICANE E LE FINANZE MASSONICHE


Esiste un forte rapporto tra finanza massonica e finanza Vaticana, che secondo l’ex direttore finanziario dell’Eni Florio Fiorini, ‘che conosce come pochi i rapporti tra finanza e poteri occulti, i canali sotterranei attraverso i quali si decidono le sorti del denaro’ (Ferruccio Pinotti, Fratelli d’Italia, pag. 370), si è venuto a creare con Giovanni XXIII (che fu eletto papa nel 1958), che risulta infatti essere stato affiliato alla massoneria. 

COME MUSSOLINI FINANZIO' IL PAPA E COME VENNERO INVESTITI I SOLDI DEL VATICANO

Lo Stato italiano si obbligò a dare parecchio denaro al Vaticano, nella Convenzione Finanziaria si legge all’art. 1 che ‘l’Italia si obbliga a versare, allo scambio delle ratifiche del Trattato, alla Santa Sede la somma di lire italiane 750.000.000 (settecentocinquanta milioni) ed a consegnare contemporaneamente alla medesima tanto consolidato italiano 5 per cento al portatore (col cupone scadente al 30 giugno p.v) del valore nominale di lire italiane 1.000.000.000 (un miliardo)’.

REPORT: L'IMPERO FINANZIARIO VATICANO

Puntata RAI "Il boccone del prete"

UN INTERESSANTE DOCUMENTARIO-INCHIESTA DI QUELLI DI REPORT, CHE CONFERMA COSA È VERAMENTE LA CHIESA CATTOLICA ROMANA


“Lo stato della Città del Vaticano ha tre bilanci: quello della Santa Sede, quello dello Stato Vaticano, quello dell’obolo di San Pietro, cioè le offerte che giungono al Papa da tutto il mondo.
Sono venti anni che è stato introdotto “l’otto per mille”  e l’ incasso passa dai 210 milioni di euro del 1990 al miliardo e nove milioni del 2009.

IL VATICANO: UNA BANCA MONDIALE PER IL CONTROLLO DELL’ECONOMIA

Il Vaticano chiede l’istituzione di una sorta di banca planetaria, ossia un’autorità mondiale che regoli l’economia e la finanza. 

Lo fa attraverso un documento intitolato “Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’attività pubblica a competenza universale”.

Nell’ atto, presentato oggi, il Pontificio Consiglio per la giustizia e la pace sostiene che “occorre riscoprire la logica di fondo, di pace, coordinamento e prosperità comune, che portarono agli accordi di Bretton Woods, per fornire adeguate risposte alle questioni attuali.

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